ESERCIZIO 2.1
- Da segue
- Poiché la matrice è diagonale:,
- Calcolando le potenze successive di si ottiene
da cui
ESERCIZIO 2.2 Dal punto di vista algebrico, si possono facilmente calcolare coefficienti tali che
ossia
con soluzione , , ; la matrice del cambiamento di base è del tipo
con e non nulli.
In questo caso, il passaggio di coordinate cercato può essere dedotto anche geometricamente. L'applicazione lineare rappresentata dalla matrice scambia i vettori e della vecchia base: è una simmetria rispetto alla loro bisettrice, i cui vettori
sono lasciati fissi. Rispetto ad una nuova base con primo vettore sull'asse di simmetria e secondo vettore ad esso ortogonale, l'applicazione si rappresenta con la matrice , e la matrice del cambiamento di base è l'inversa di quella avente per colonne ed :
ovvero
come ottenuto algebricamente.
ESERCIZIO 2.3 Gli autovalori ed autovettori di sono:
con
ESERCIZIO 2.4 Autovalori e autovettori
e con
per cui
PROBLEMA 2.5 Se in ogni punto il vettor tangente alla curva è proporzionale ad un vettore ottenuto ruotando dell'angolo orientato , la curva è soluzione del sistema dinamico
Gli autovalori di (
) sono complessi:
, ed è già in forma canonica. Quindi per ogni punto del piano passa una curva
Le traiettorie sono, in genere, spirali intorno al fuoco : l'unico caso in cui sono limitate è quello in cui
, allorché
descrive delle circonferenze centrate nell'origine.
Per
le spirali si allargano in senso antiorario, per
in senso orario (secondo il segno di ); per
le spirali si stringono verso l'origine, infine per risulta
, con traiettorie rettilinee uscenti dall'origine.
ESERCIZIO 2.6
ESERCIZIO 2.7 Sommario dei calcoli:
Le condizioni iniziali con come limite per sono quelle parallele a , quelle con limite per sono combinazioni lineari di e , dove sono le colonne della matrice .
ESERCIZIO 2.8 ha diversi da zero solo quelli di posto , se esistono; e così via. Quindi nell'esponenziale il coefficiente di posto sarà ; sulla diagonale e sopra la diagonale principale .
ESERCIZIO 2.9 Risulta
, con
Nelle coordinate , relative alla base della forma canonica, le orbite sono
ESERCIZIO 2.10 Resta da vedere quali valori possono assumere e , dato che
. Se , anche ,
e
se , le ulteriori possibilità sono
ESERCIZIO 2.11 Se è vero che ha un solo autovalore , la matrice
ha solo l'autovalore e quindi ha traccia nulla:
.
La forma canonica di ha blocchi di Jordan, dove è la dimensione del . Dallo studio della caratteristica di
risulta (la seconda riga è multipla della terza, la prima è somma della terza e della quarta, linearmente indipendenti).
Poiché , entrambi i blocchi hanno ordine : in tal caso è facile determinare esplicitamente una base per i blocchi nilpotenti. Se infatti
,
è indipendente da e
, e se (analogamente) si sceglie un
indipendente da anche è tale che ; per esempio, se
la forma canonica di rispetto a
e la matrice del cambiamento di base sono
Calcolando si ottiene il flusso integrale:
Le traiettorie tendono all'infinito per , e all'origine per , per qualunque punto iniziale .
Andrea Milani
2009-06-01