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2.6 EQUAZIONI DI ORDINE SUPERIORE

 

Sommario Un'equazione differenziale contenente le derivate fino all'ordine n, indipendente dal tempo, e risolta rispetto alla derivata di ordine più alto, si può ricondurre ad un sistema dinamico continuo  in tex2html_wrap_inline34458 . Le soluzioni di questo sistema dinamico sono esprimibili mediante l'esponenziale di matrice, quindi la funzione soluzione dell'equazione differenziale conterrà esponenziali, seni e coseni, polinomi.

Definizione:

Ogni equazione differenziale lineare, omogenea e a coefficienti costanti si può ridurre ad un sistema dinamico continuo lineare . A questo scopo se l'ordine è n basta definire il vettore tex2html_wrap_inline34582 :

displaymath36406

Ad ogni funzione x(t) di classe almeno tex2html_wrap_inline35740 corrisponderà una curva continua X(t) in tex2html_wrap_inline34458 , che è soluzione del sistema dinamico:

displaymath36416

In forma matriciale:

displaymath36418

Le condizioni iniziali   da assegnare per l'equazione di ordine n altro non sono che la condizione iniziale  (vettoriale) del sistema dinamico corrispondente, cioè:

displaymath36422

Se indichiamo queste condizioni iniziali con il vettore tex2html_wrap_inline34452 , allora la soluzione del sistema dinamico è tex2html_wrap_inline36426 , e la soluzione dell'equazione di ordine n è tex2html_wrap_inline36430 , quindi solo la prima riga dell'esponenziale di matrice viene effettivamente usata per esprimere la soluzione x(t).

Oscillatori lineari

Definizione:

Costruiamo il corrispondente sistema dinamico in tex2html_wrap_inline34636 , ponendo dx/dt=y:

displaymath36448

In forma matriciale:

displaymath36450

L'equazione caratteristica  della matrice A è:

displaymath36454

e la forma analitica del flusso integrale, in funzione delle condizioni iniziali  tex2html_wrap_inline36456 , dipende solo dal segno del discriminante 

displaymath36458

Esercizio Una molla di costante elastica k>0, lunghezza a riposo tex2html_wrap_inline36562 e massa trascurabile è vincolata lungo una guida orizzontale, sulla quale è fissata ad un estremo; all'altro è fissato un punto P di massa m. Supponendo che la guida si opponga al moto di P con una resistenza proporzionale alla velocità con coefficiente tex2html_wrap_inline36570 , determinare di quanto si deve spostare P dalla posizione di riposo della molla affinché, rilasciandolo, dopo T unità di tempo l'ampiezza delle sue oscillazioni smorzate sia ancora superiore a L/3. (Soluzione)

Esercizio Se nell'esercizio precedente, invece di assegnare le condizioni iniziali su x e tex2html_wrap_inline36580 , si richiede che siano verificate le condizioni ai limiti   in due istanti fissati, 0 e T,

displaymath36434

il problema ha sempre soluzione ? (Soluzione)

Circuiti elettrici lineari

Esempio:

Ordine n

Introduciamo la notazione degli operatori differenziali  :

displaymath36606

in modo che ad ogni polinomio tex2html_wrap_inline36608 di grado n:

displaymath36612

corrisponda una combinazione di derivate, come quella che appare nelle equazioni differenziali lineari  di ordine  n:

displaymath36616

Definizione:

Teorema dell' operatore differenziale lineare :  Il polinomio P ha la radice tex2html_wrap_inline36040 se e solo se la funzione esponenziale tex2html_wrap_inline36202 è una soluzione dell'equazione differenziale lineare omogenea  con gli stessi coefficienti:

displaymath36634

Se la radice tex2html_wrap_inline36636 è complessa, allora le soluzioni corrispondenti sono tex2html_wrap_inline36638 e tex2html_wrap_inline36640 .

Dimostrazione:

 C.D.D.

Problema Una dimostrazione alternativa del teorema qui sopra usa le formule:

displaymath36664

Verificare che queste formule valgono sia per tex2html_wrap_inline35408 che per tex2html_wrap_inline35538 .

Esercizio Risolvere l'equazione omogenea del quarto ordine

displaymath36602

(Soluzione)

Per soddisfare alle n condizioni iniziali , di un'equazione differenziale di ordine n, occorre uno spazio vettoriale di soluzioni di dimensione n. Quindi se gli autovalori della matrice compagna sono tutti distinti (reali o complessi a coppie coniugate) ci sono abbastanza soluzioni linearmente indipendenti fornite dal teorema dell'operatore differenziale lineare . Se ci sono autovalori multipli, il nilpotente  di ciascun blocco di Jordan  introduce dei polinomi nell'esponenziale di matrice, e quindi anche nella soluzione dell'equazione di ordine n.

Teorema delle soluzioni dell'equazione a coefficienti costanti :  Per ogni insieme di condizioni iniziali  esiste una soluzione dell'equazione differenziale lineare  di ordine  n:

displaymath36680

che è una combinazione lineare delle n funzioni seguenti:

Utilizzando il teorema di esistenza e unicità  si dimostra che non ci sono altre soluzioni dell'equazione differenziale lineare data, e quindi le soluzioni elencate sopra formano una base dello spazio vettoriale delle soluzioni; vedi Sezione 8.4.

Dimostrazione:

 C.D.D.

Problema L'operatore tex2html_wrap_inline36734 di derivazione è un operatore lineare sullo spazio delle funzioni derivabili. In particolare, se tex2html_wrap_inline36736 è lo spazio di dimensione finita dei polinomi di grado N a coefficienti reali (o complessi),

displaymath36603

può essere rappresentato da una matrice. Determinarne la forma canonica e la relativa base. (Soluzione)

Un metodo alternativo per risolvere un'equazione differenziale lineare omogenea  è quello di considerare lo spazio dei quasipolinomi , seguendo lo stesso procedimento usato per risolvere il caso di un equazione non omogenea ; si veda la Sezione 8.2.)


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Andrea Milani
Thu Aug 14 11:30:04 MET DST 1997