Sommario Il più semplice procedimento per approssimare un sistema dinamico continuo con uno discreto è quello di Eulero. Le soluzioni del sistema discreto così ottenuto approssimano le soluzioni del sistema continuo, in un senso che può essere reso rigoroso con la nozione di convergenza uniforme. La differenza tra le due, cioè l'errore di discretizzazione, è una funzione rapidamente crescente con il passo, per cui la potenza di calcolo richiesta per ottenere soluzioni accurate è notevole.
Come è noto, una definizione alternativa della funzione esponenziale di variabile reale è:
L'analogo matriciale è già stato esaminato come Problema 2.2: se A è una matrice quadrata :
per ogni t in . Ripetendo l'argomento della soluzione del problema, si trova (sostituendo al posto di A) la maggiorazione
Nel caso scalare la successione converge uniformemente sull'intervallo [-t,t], con t arbitrario (ma fissato). Ma allora, utilizzando il teorema della convergenza in norma , anche la definizione alternativa di esponenziale nel caso matriciale converge uniformemente su [-t,t]. Da questo segue (per la proprietà (2.4) della norma uniforme ) che
uniformemente per t in ogni intervallo limitato. L'aspetto interessante di questa formula è che al primo membro abbiamo il flusso integrale di un sistema dinamico continuo lineare; a secondo membro sotto segno di limite abbiamo l'analoga rappresentazione di tutte le soluzioni (in funzione della condizione iniziale ) di un sistema dinamico discreto lineare, e precisamente
La relazione tra il sistema dinamico continuo e quello discreto ottenuta qua sopra è un caso particolare (lineare) del metodo di Eulero . La motivazione geometrica dell'approssimazione di Eulero può essere apprezzata dalla Figura 4.3. Se si deve calcolare la soluzione con condizione iniziale al tempo , si suddivide l'intervallo in cui varia t in m sottointervalli, ciascuno di lunghezza pari al passo d'integrazione , con m abbastanza grande. Allora si approssima con , con , eccetera, ad ogni passo rimpiazzando la vera soluzione con la sua approssimazione lineare (cioè con il suo differenziale).
Benché nel sistema dinamico discreto appaiano solo i punti che approssimano la soluzione ai tempi con k intero, si può immaginare di descrivere un'approssimazione per tutti i tempi usando l'interpolazione lineare (cioè ancora lo stesso differenziale) per i punti intermedi. Il poligono di Eulero ottenuto congiungendo i punti è il grafico di una funzione di t che è continua ma non differenziabile, e che approssima la soluzione nel senso che la successione di poligoni di Eulero ottenuti per m crescente tende alla soluzione del sistema dinamico continuo, uniformemente su .
Figure 4.3: Il poligono di Eulero: ad ogni passo temporale
si approssima la soluzione del sistema dinamico continuo con il suo
differenziale nel punto precedentemente calcolato; in questo esempio
la soluzione dell'equazione y'=y è approssimata con il metodo di
Eulero usando 2,4,6 ed 8 passi.
L'errore di troncamento locale commesso in un passo di lunghezza h>0 del metodo di Eulero al posto della soluzione esatta si può maggiorare usando il confronto in norma con l'esponenziale:
dove a=||A|| e ; il penultimo passaggio è il resto di Lagrange della formula di Taylor per la funzione esponenziale di variabile reale.
Al contrario l'errore di troncamento accumulato usando m passi del metodo di Eulero per arrivare a t=mh non si calcola così\ facilmente, e converrà utilizzare una formula generale che risulta dal teorema di convergenza del metodo di Eulero .
Esempio:
Il metodo di Eulero dà il sistema dinamico discreto:
La soluzione del sistema discreto contiene le potenze della matrice , e quindi si scrive più facilmente interpretando questa matrice come numero complesso, e poi usando la rappresentazione mediante modulo e argomento:
In conclusione la matrice che esprime la soluzione al passo k in funzione delle condizioni iniziali è una dilatazione di un fattore
che non è molto diverso da uno per piccolo, seguita da una rotazione di un angolo
che differisce di poco dalla rotazione di della soluzione del sistema continuo, sempre per piccolo.
Supponiamo di dover approssimare la soluzione di un sistema dinamico nonlineare con condizione iniziale . Il metodo di Eulero consiste nell'approssimare la soluzione al tempo h con l'approssimazione lineare:
La soluzione a tempi successivi può essere approssimata ripetendo il procedimento, cioè con la successione definita per ricorrenza:
Se si desidera avere delle informazioni sui valori assunti da X(t) per valori di t intermedi tra kh e (k+1)h si può ricorrere ad un'interpolazione, per esempio lineare ottenendo ancora il poligono di Eulero . L'errore di troncamento locale è sempre infinitesimo del secondo ordine rispetto ad h, il che si può descrivere simbolicamente con la formula:
L'errore di troncamento accumulato è la differenza tra la successione definita per ricorrenza dal metodo di Eulero e la soluzione del sistema dinamico con le stesse condizioni iniziali:
Teorema della convergenza del metodo di Eulero : Se il campo vettoriale F(X) è lipschitziano di costante L e limitato in modulo dalla costante M, cioè se
per ogni X,Y in , allora l'errore accumulato dopo il tempo soddisfa alla diseguaglianza
Dimostrazione:
dove per ogni j va scelto un con . Si noti che ciascuno dei punti non può distare da più di , sempre per la formula di Lagrange. Allora l'errore di troncamento accumulato si accresce secondo la formula:
Se si passa ai valori assoluti, usando la diseguaglianza triangolare e tenendo conto che la differenza,nella formula precedente, tra i valori di F calcolati in due punti diversi si può maggiorare con L volte la norma della differenza degli argomenti, si ottiene
Definiamo un'altra successione che sia soluzione della stessa equazione ma con il segno di uguaglianza, e con :
Allora , ma la successione è soluzione di un'equazione alle differenze finite lineare non omogenea , e si può calcolare esplicitamente
la costante si ricava per sostituzione:
e imponendo la condizione iniziale si trova In conclusione
Per ottenere la tesi basta sostituire ed usare la diseguaglianza
Il fattore appare perché si sono usate nella dimostrazione due norme, quella euclidea nel maggiorare la lunghezza degli spostamenti, e quella di matrice che è contenuta nella relazione tra matrice jacobiana e costante di Lipschitz.
La maggiorazione per l'errore di troncamento accumulato che si ricava in generale, cioè per ogni possibile sistema dinamico, si rivela pessimistica in casi specifici. Tuttavia che l'accumulazione dell'errore possa essere esponenziale è inevitabile; in molti casi l'esponente sarà più piccolo della costante di Lipschitz, e sarà piuttosto legato all'esponente di Lyapounov della soluzione che si cerca di approssimare.