Sommario Molti esempi di hamiltoniane che non sono del tipo semplice
si ottengono per trasformata di Legendre a partire
dalle equazioni di Lagrange. I casi più notevoli sono quelli dei
moti vincolati, sia di corpi puntiformi, sia di corpi dotati di momento
d'inerzia non nullo (purché lo spazio delle configurazioni resti ad
una dimensione). La condizione che la funzione energia
potenziale sia di classe può essere rilassata.
Molti sistemi hamiltoniani non sono della forma che deriva da un
sistema newtoniano ad un grado di libertà. Per esempio, alcuni
sistemi hamiltoniani ad un grado di libertà possono essere ricavati
da sistemi newtoniani con più gradi di libertà in presenza di
vincoli. Il caso più importante è quello del moto vincolato
(a un grado di libertà) di un corpo puntiforme; con questo si
intende che un corpo puntiforme di massa si muova nello spazio
su di una curva con parametro ; la curva si suppone
che sia regolare, di classe per
. Allora l'energia cinetica del corpo
puntiforme sarà semplicemente
Non è facile dare una definizione fisica di corpo puntiforme, visto che si tratta di un'astrazione matematica. La definizione più chiara è questa: si tratta di un corpo per il quale l'energia cinetica è fornita solo dal movimento di un singolo punto rappresentativo (in pratica il suo centro di massa), ed è trascurabile qualsiasi contributo proveniente per esempio dall'energia cinetica dei moti di rotazione; quindi l'energia cinetica è data, per definizione, dalla formula precedente. La stessa formula dell'energia cinetica contiene anche la definizione matematica di massa, la cui definizione fisica è concettualmente più complicata, perché deve fare riferimento anche al principio di equivalenza.
Supponiamo che le forze esterne siano dotate di energia potenziale
; allora la funzione composta, in sostanza la restrizione
dell'energia potenziale alla curva, , avrà come
derivata rispetto a
Se facciamo l'ipotesi che le componenti delle forze normali alla curva
siano annullate dalle reazioni vincolari, che appunto forzano il
moto a restare confinato alla curva, ma hanno componente nulla lungo
la tangente alla curva, allora l'equazione di moto lungo la curva
sarà esprimibile mediante la lagrangiana
Quindi l'equazione di Lagrange esprime il fatto che l'accelerazione
subita dal corpo puntiforme è compensata dalla forza
esterna di potenziale soltanto per la componente nella direzione
tangente alla curva di vincolo. L'equazione di Lagrange non contiene
informazioni sulla componente normale alla curva delle equazioni di
Newton. Le equazioni di Newton contengono un altro termine che esprime
le reazioni vincolari , cioè delle forze esercitate dal vincolo
sul corpo in movimento per mantenerlo sul vincolo stesso:
Il moto vincolato può essere generalizzato al caso di più punti
materiali, per esempio due punti in con masse
. Supponiamo che ci siano dei vincoli tali che i moti di
tutti e due i punti siano parametrizzati da una sola coordinata ,
cioè e , allora l'energia cinetica si esprime come
Esercizio
Un corpo puntiforme di massa viene lanciato verso l'alto, in
direzione perfettamente verticale, sotto l'attrazione della
gravità terrestre con energia potenziale (in funzione della
coordinata verticale ):
Esercizio
Dato un corpo puntiforme di massa vincolato
all'elica cilindrica
Prendiamo un corpo puntiforme di massa che si muove nel piano vincolato alla curva , sotto l'azione di un campo di forze con energia potenziale , per esempio per effetto di un campo di gravità costante rivolto in direzione dell'asse negativo, e di intensità costante . Si noti che l'energia potenziale è proporzionale alla stessa costante , il che introduce un'altra delle proprietà fondamentali della massa, il principio di equivalenza per cui massa inerziale e massa gravitazionale sono esattamente proporzionali. Comunque ai fini delle equazioni di moto non ha importanza quale è la causa fisica della forza. Il corrispondente sistema dinamico - sia esso espresso con l'equazione di Lagrange oppure con le equazioni di Hamilton - è il pendolo (nonlineare conservativo).
Se parametrizziamo la circonferenza del vincolo con l'angolo
misurato a partire dal ``basso'' (cioè dall'asse negativo), allora
La costante moltiplica la lagrangiana che si potrebbe dividere per senza che l'equazione di Lagrange, che contiene solo derivate, cambi.
Il momento è quindi
Il sistema può anche essere ridotto alla forma newtoniana dividendo la lagrangiana per (e quindi ponendo , il momento uguale alla velocità angolare), e in questa forma è già stato studiato nella Sezione 3.4.
Il fatto che lo spazio delle configurazioni, cioè l'insieme in cui può muoversi il vettore di stato , sia una circonferenza rende possibile spiegare in modo razionale la natura della coordinata lagrangiana . In effetti il punto materiale appartiene ad una circonferenza , che è una curva regolare; è una variabile reale che viene impiegata come parametrizzazione di . Allora la definizione di una variabile angolo è quella della parametrizzazione, cioè un'applicazione ; con il simbolo si indicano ambiguamente sia la variabile indipendente che il punto parametrizzato sulla curva, e quindi si può considerare sia che , ma di volta in volta bisogna specificare chiaramente cosa si intende.
Possiamo usare il pendolo ordinario anche come esempio di un calcolo
esplicito delle reazioni vincolari: basta calcolare la violazione
delle equazioni di Newton che si ottiene assumendo che non ci siano
reazioni vincolari.
Esercizio Fissando una delle estremità di un filo inestendibile di lunghezza ad un punto materiale di massa , e l'altra estremità al punto più alto di una guida circolare di raggio (cfr. Figura 5.5), lo si lasci oscillare sotto l'azione di una forza di gravità di intensità rivolta verso il basso.
Studiare il moto del pendolo sul piano verticale della guida e determinare la frequenza delle piccole oscillazioni intorno al punto di equilibrio stabile.
Suggerimento: Come coordinata, servirsi di , dove è l'angolo formato dalla direzione del filo con la verticale.
Esempio:
Si noti che non è una variabile angolo, perché la parametrizzazione della curva non è periodica. Il moto è quello di un punto su di una ruota che, senza strisciare, rotola lungo il soffitto.
Le equazioni di Lagrange nella variabile sono complicate,
ma è possibile semplificarle usando il teorema di
covarianza dell'equazione di Lagrange. In particolare in
questo caso conviene usare un parametro arco
, il quale è definito dalla condizione che il vettore
velocità della curva rispetto ad sia di lunghezza 1; come è
noto il parametro arco ha la proprietà di misurare la
lunghezza della curva, cioè l'incremento di su di un
tratto di curva è la sua lunghezza. Per determinare si usa la
condizione
Ne segue che il pendolo cicloidale è perfettamente isocrono, non solo approssimativamente per le piccole oscillazioni. Si badi però che la parametrizzazione cessa di essere regolare per ed , ossia per ; quindi anche le equazioni di Lagrange non sono valide per oscillazioni più ampie. Il pendolo cicloidale ha le stesse equazioni di moto del pendolo lineare, ma solo per oscillazioni di ampiezza non superiore a .
Se un corpo puntiforme è vincolato a muoversi nel piano
lungo il grafico di una funzione , allora l'energia
cinetica si calcola usando la parametrizzazione :
Se facciamo la solita assunzione del campo di forze di intensità
rivolte verso le negative, si ottiene
La corrispondente hamiltoniana si calcola con la
trasformata di Legendre inversa:
Se invece si usa come parametro sulla curva il parametro arco , allora dove è la parametrizzazione della mediante . Però non è detto che sia semplice calcolare esplicitamente l'integrale che definisce e poi invertire trovando un'espressione esplicita di , salvo che per funzioni molto particolari.
Esercizio Studiare il moto di corpi puntiformi, su cui agisce una forza verso le negative e di intensità costante , vincolati al grafico .
Se un corpo non è puntiforme, per definizione la sua energia cinetica non si riduce alla sola energia cinetica di traslazione. Supponiamo che il corpo sia libero di ruotare soltanto attorno ad un asse con direzione fissa, e sia l'angolo di rotazione: allora l'energia cinetica di rotazione sarà della forma , dove il coefficiente è il momento d'inerzia rispetto all'unico asse di rotazione.
Per esempio, per un cilindro di raggio e massa che ruota attorno all'asse di simmetria, se la densità è uniforme il momento d'inerzia è . Per una sfera di densità uniforme . In generale il momento d'inerzia sarà sempre della forma se è la massa del corpo ed una lunghezza caratteristica della sua forma, dove il coefficiente dipende sia dalla forma che dalla distribuzione interna di massa.
Esempio:
Allora l'energia cinetica, somma di quella di traslazione di un
corpo puntiforme con la stessa massa della pallina e di quella di
rotazione, è:
L'esperimento di Galileo è quindi un esperimento sui moti uniformemente accelerati, ma graduando l'angolo di pendenza si possono ottenere accelerazioni molto minori di ; questo era lo scopo di Galileo nell'usare il piano inclinato, vista la difficoltà di misurare accuratamente i tempi. Si noti che il limite per non è possibile, perché la velocità alla periferia del corpo rotante tenderebbe all'infinito; in effetti l'approssimazione del corpo puntiforme conduce ad un risultato diverso.
Esercizio
Supponiamo che la distribuzione interna di massa del corpo che rotola lungo un piano inclinato, come nell'esperimento di Galileo, sia non uniforme. Come esempio estremo supponiamo che tutta la massa di un cilindro rotolante su di un piano inclinato di un angolo sia concentrata in un corpo puntiforme di massa fissato ad una distanza dall'asse del cilindro. Supponiamo che il corpo puntiforme sia soggetto alla forza di gravità di intensità lungo la verticale. Trovare le equazioni di Lagrange e di Hamilton, determinare per quali valori dei parametri ci sono dei punti di equlibrio, e discuterne la stabilità.
Suggerimento: Parametrizzare la traiettoria del corpo puntiforme con
Il formalismo lagrangiano si può utilizzare anche per sistemi nei quali non vale la conservazione dell'energia. Questo si verifica nei sistemi rotanti, in cui si suppone che la rotazione di una o più masse venga mantenuta da un ``motore'' esterno al sistema. Il sistema non essendo isolato, non c'è conservazione dell'energia, ma la funzione energia ha una derivata totale non nulla che rappresenta la potenza consumata dal motore che mantiene la rotazione.
Supponiamo che la rotazione avvenga attorno all'asse , cioè su di
una superficie di rotazione di equazioni
Il sistema così ottenuto è comunque integrabile: infatti la
trasformazione di Legendre e la sua inversa
Si può verificare che la potenza richiesta al motore esterno che mantiene la rotazione altro non è che dove è il momento di inerzia del corpo puntiforme rispetto all'asse fisso di rotazione.
Un punto di vista alternativo è quello di considerare un vincolo piano nel sistema rotante, usando le coordinate . La lagrangiana come funzione di resta la stessa, ma l'energia cinetica è solo e il termine della hamiltoniana si interpreta come energia potenziale associata alla forza centrifuga di intensità .
Esercizio
Consideriamo il toro ottenuto come figura di rotazione, cioè
facciamo ruotare la circonferenza
Esempio:
Esercizio Supponiamo che la curva ruotante con velocità angolare costante nel piano verticale sia , la massa e l'energia potenziale . Per quali valori dei parametri il punto di equilibrio è stabile? (Soluzione)
Esercizio Supponiamo che la curva ruotante con velocità angolare costante nel piano verticale sia (come le rigature di un vecchio disco). Al disco sia appoggiato un corpo puntiforme di massa con l'energia potenziale . Scrivere l'equazione di Lagrange e le equazioni di Hamilton. Descrivere i punti di equilibrio stabili e instabili del sistema. Si provi in particolare che per abbastanza grande, per esempio per , non ci sono punti di equilibrio. (Soluzione)
Si consideri un sistema hamiltoniano ad un grado di libertà con coordinata . Sia un parametro reale al variare del quale può cambiare il numero dei punti di equilibrio. Il diagramma di biforcazione è un grafico nel piano che rappresenta il valore delle configurazioni di equilibrio in corrispondenza a . Possiamo indicare anche la stabilità di tali configurazioni adottando per esempio la convenzione di usare una curva continua per l'-mo equilibrio negli intervalli in cui questo è stabile ed una curva tratteggiata quando è instabile.
Esempio:
Nel sistema di riferimento ruotante l'energia cinetica e potenziale,
in funzione di , sono rispettivamente
La condizione che la funzione di Hamilton, e quella di Lagrange, siano di classe , è conveniente ma non è indispensabile. Il teorema di esistenza e unicità richiede che il secondo membro di un sistema dinamico sia una funzione lipschitziana, quindi continua ma non necessariamente differenziabile. Per esempio, in un sistema hamiltoniano (proveniente da uno newtoniano) , supponiamo che sia ovunque salvo che in un numero finito di punti, nei quali ammette derivata destra e sinistra. La funzione risulta comunque localmente lipschitziana, e l'esistenza e unicità della soluzione sono assicurate anche quando essa passa da questi punti singolari.
Esempio: