Sommario I sistemi newtoniani sono quelli in cui è assegnata
un'accelerazione; si riducono a sistemi dinamici introducendo come
variabili sia la posizione che la velocità. La funzione energia
è conservata oppure dissipata, e le sue proprietà di monotonia
forniscono la funzione di Lyapounov e gli insiemi
invarianti.
Il caso in cui è più semplice costruire una funzione di Lyapounov è quello del sistema newtoniano ad un grado di libertà, che è un'equazione differenziale di ordine 2 in :
Si scrive anche , usando la notazione
per indicare la derivata seconda della coordinata ,
ed anche la derivata totale seconda di una qualsiasi funzione di
:
Ponendo si ottiene un sistema dinamico in :
Questi sistemi newtoniani ad un grado di libertà hanno sempre un
integrale primo. Infatti se è una funzione :
e quindi si ottiene ponendo, per esempio:
da cui:
I due addendi di possono essere interpretati come energia cinetica (si intende per unità di massa) ed energia potenziale , e quindi è l'energia totale; il fatto che essa sia costante costituisce l'integrale dell'energia.
L'energia è costante su ogni soluzione, e può essere impiegata per costruire funzioni di Lyapounov:
Nel sistema newtoniano ad un grado di libertà, se è un punto in cui ha un minimo locale forte, allora è un punto di equilibrio stabile ma non asintoticamente stabile.
Dimostrazione:
allora è una funzione di Lyapounov per il punto di equilibrio . Infatti , ed in un intorno. Perciò il punto di equilibrio è stabile.
D'altro canto non può accadere che sia un punto limite per ; altrimenti si avrebbe su quella soluzione , quindi (essendo costante sulle soluzioni) , mentre in tutti i punti di un intorno di (escluso il punto stesso) si ha .
Si noti che se il minimo è non degenere, cioè
, allora il sistema linearizzato
in è del tipo centro:
Vale il teorema inverso, dimostrato da Cetaev: se , ma non è un punto di minimo locale dell'energia potenziale, allora è un punto di equilibrio instabile. La dimostrazione è tutt'altro che banale.
I sistemi newtoniani ad un grado di libertà sono integrabili in un senso che sarà precisato nella Sezione 5.2. Il comportamento qualitativo delle soluzioni, non solo nell'intorno dei punti di equilibrio stabili ma globalmente, può essere descritto tracciando le curve di livello della funzione energia nel piano . Per questo si può utilizzare il metodo grafico seguente: si disegni il grafico della funzione , utilizzando la conoscenza del segno della sua derivata (attenzione al segno ).
Ad ogni minimo di , cioè per esempio ad ogni punto in cui passa da positiva a negativa, corrisponde un punto di minimo di , quindi un punto di equilibrio stabile del sistema dinamico. Approssimando con il suo sviluppo di Taylor, con centro , fino al secondo ordine:
Le curve di livello di corrispondenti a valori
immediatamente superiori al minimo si chiudono attorno al minimo, come in
Figura 3.1 a destra, approssimativamente
come ellissi:
Analogamente, ad ogni massimo non degenere di corrisponde un punto
stazionario di che non è di estremo ma di sella; le curve
di livello si comportano, in un intorno della sella, come in
Figura 3.1 a sinistra, cioè approssimativamente come le
iperboli
Il termine `sella' si usa sia per i punti stazionari delle funzioni di due variabili con matrice hessiana ad autovalori discordi, sia per i punti di equilibrio dei sistemi dinamici il cui linearizzato ha matrice ad autovalori discordi. Per i sistemi newtoniani le due condizioni coincidono, quindi l'uso della stessa parola non genera ambiguità.
Le curve di livello incrociano la retta nei punti in cui , con tangente verticale se . Se invece la curva di livello non è regolare in ; se è un massimo, si ha un punto di sella a cui arrivano quattro rami di curva di livello, con due tangenti distinte.
Si possono costruire graficamente in modo globale le curve di livello
tracciando la retta nel piano e facendo
corrispondere ad ogni punto del grafico che sta 'sotto'
la retta () una coppia di punti nel piano con la regola:
In questo modo si ottengono due archi di curva, simmetrici rispetto alla retta il cui andamento come grafico rispecchia gli alti e bassi del grafico (al contrario, per ), come in Figura 3.3.
Esempio:
Per studiare globalmente le curve di livello, si traccino per prime le curve di livello con , che congiungono i punti di sella (sono separatrici), come in Figura 3.4. Le curve di livello con sono curve chiuse che circondano ciascun equilibrio stabile; per si hanno i punti di minimo, cioè gli equilibri stabili (con il pendolo rivolto verso il basso). Per si ottengono due curve, una contenuta tutta nel semipiano ed una tutta nel semipiano .
Esercizio Studiare l'equazione nei casi
Problema Si descrivano tutti i casi qualitativamente differenti di sistema newtoniano in cui è un polinomio di terzo grado.
Suggerimento: , possiamo supporre .
Un altro tipo di sistema dinamico per cui la costruzione di una
funzione di Lyapounov è automatica è il
sistema dissipativo a un grado di libertà, che si ottiene aggiungendo
ad un sistema newtoniano un termine di dissipazione, che è funzione
della derivata prima. Per esempio, la dissipazione può essere
costituita da un'accelerazione di segno tale da resistere al moto e di
intensità proporzionale alla velocità: si ottiene così un'equazione differenziale di ordine 2 in :
Si utilizza come funzione di Lyapounov la stessa funzione energia del
caso senza dissipazione:
che però non è più un integrale primo:
ma è una funzione non crescente sulle orbite.
I punti di equilibrio
sono i punti dell'asse corrispondenti ai punti stazionari di
. Se è tale che , il sistema linearizzato in
è
Poiché è una funzione di Lyapounov, il teorema di stabilità di Lyapounov assicura che i punti di equilibrio corrispondenti ai minimi di sono stabili. Questo è vero anche per i minimi degeneri, a cui non si applica il ragionamento precedente.
Esempio:
Infatti la soluzione con condizione iniziale in non può uscire da perché è non crescente; la soluzione non esce da un compatto e quindi, per il teorema di continuazione delle soluzioni, è definita per ogni .
Nei sistemi dissipativi si può facilmente utilizzare il teorema della funzione di Lyapounov decrescente. Infatti se l'energia potenziale ha un minimo (locale forte) in , anche la funzione energia ha un minimo in ; ne segue che la componente connessa di dell'insieme , con un valore appena superiore al minimo, è positivamente invariante e contiene un solo punto di equilibrio.
La funzione energia non è una funzione di Lyapounov stretta, infatti si annulla per . Quasi tutte le soluzioni attraversano la retta trasversalmente, cioè con , e quindi la funzione ha in questi punti derivata nulla per un valore isolato di e non cessa di essere decrescente in senso stretto. Quindi si può applicare il teorema e concludere che tutti i punti di minimo di corrispondono a punti di equilibrio asintoticamente stabili, anche se sono minimi degeneri.
Esempio:
Continuiamo lo studio qualitativo del
pendolo nonlineare con dissipazione
usando il ragionamento precedente. La funzione energia
Per applicare il teorema della funzione di Lyapounov decrescente basta far vedere che un insieme , con , contiene solo orbite su cui è decrescente. Infatti si annulla solo per , ma quasi tutte le soluzioni attraversano la retta trasversalmente, con , e quindi la funzione ha in questi punti derivata nulla per un valore isolato di e non cessa di essere decrescente in senso stretto. Fanno eccezione solo i punti di equilibrio di tipo sella in , con intero. Però i punti di equilibrio di tipo sella sono tali che , quindi sono fuori da per .
Ne segue non solo che i punti di equilibrio con intero sono asintoticamente stabili (questo era già noto, visto che sono dei pozzi), ma anche che il loro bacino contiene una componente connessa di per ogni con . Se consideriamo degli insiemi con (che sono connessi), essi sono positivamente invarianti ma contengono più punti di equilibrio, e quindi si decompongono nei diversi bacini, come si può vedere nella Figura 3.5.
La frontiera tra i bacini dei diversi pozzi (se li si considera diversi) consiste dei punti sulle separatrici; si veda la Sezione 3.6, e in particolare la Figure 3.10.
Esercizio Dati i sistemi newtoniani con dissipazione
Andrea Milani 2009-06-01