Sommario La stabilità o instabilità di un punto di equilibrio
può essere determinata esaminando la sola parte lineare del campo
vettoriale, purché questa non abbia autovalori con parte reale
zero. Infatti la parte lineare dell'equazione differenziale
determina il carattere esponenziale del flusso integrale, e questo
determina il comportamento qualitativo se l'esponente è diverso da
zero.
Definizione:
Se tutti gli esponenti di Lyapounov sono negativi il
punto di equilibrio si dice un pozzo; se tutti gli
esponenti di Lyapounov sono positivi, il punto di equilibrio
si dice una sorgente.
Nel caso di un sistema dinamico continuo lineare, la
stabilità delle soluzioni può essere dedotta dalla loro
espressione in termini di funzioni elementari. Da questo si ricavano
direttamente informazioni sull'andamento delle soluzioni per
.
Data la matrice a coefficienti reali di tipo
, le due
seguenti proprietà sono equivalenti:
Dimostrazione:
(a)
(b) Se
è una costante positiva tale che
ogni esponente di Lyapounov
, allora ogni componente della
soluzione tende a zero più rapidamente di
, da cui
segue (b).
(b)
(a) Per assurdo: se esiste un esponente di
Lyapounov
, allora la funzione
non
tende a zero per
, e qualche componente
di qualche soluzione non tende a zero, in contraddizione con (b).
Segue dal teorema che l'origine è
asintoticamente stabile
se è un pozzo per il sistema lineare. Invece, se esiste
anche un solo esponente di Lyapounov positivo l'origine è
instabile. Il caso in cui gli esponenti di Lyapounov siano
solamente (ma non tutti
) non può essere deciso dal
punto di vista della stabilità sulla base dei soli esponenti di
Lyapounov: si possono trovare degli esempi sia stabili che
instabili, come nel caso di risonanza .
Esempio:
Un teorema del tutto analogo riguarda le sorgenti:
Data la matrice a coefficienti reali di tipo
, le due
seguenti proprietà sono equivalenti:
Per estendere la teoria dei pozzi (o sorgenti) al caso nonlineare abbiamo bisogno di una diseguaglianza che deriva dalla teoria della forma canonica di Jordan:
Sia una matrice a coefficienti reali di tipo
, e
siano
due numeri reali tali che per ogni autovalore
di
Nel caso in cui è una matrice semisemplice, la
matrice
ha sulla diagonale gli autovalori reali di
(ciascuno ripetuto un numero di volte pari alla sua
molteplicità algebrica), e
con le coppie di autovalori coniugati rappresentati da un blocco
(ripetuto per gli autovalori multipli).
La base consiste negli
autovettori
con autovalori reali
, e nelle
coppie
associate alle coppie di autovalori
(
sono la parte reale e la parte complessa di un
autovettore). Allora
Se la matrice non è semisemplice, la matrice
è
diagonale a blocchi con
blocchi di Jordan della
forma
, dove
ha un solo autovalore reale
oppure una sola coppia di autovalori complessi
, ed
è in forma canonica dei nilpotenti. Supponiamo che
l'autovalore di un certo blocco
sia reale, e siano
i vettori della base relativi ad un tale
blocco. Il fatto che immediatamente sotto la diagonale
principale ci siano dei coefficienti 1 si traduce in:
Nel caso nonlineare non si sanno, in generale, esprimere le soluzioni nell'intorno di un punto di equilibrio in forma analitica; in alcuni casi però si possono dedurre le proprietà di stabilità dallo studio del sistema linearizzato.
Sia un pozzo per il sistema dinamico
,
definito e
su
, e sia
la matrice del
sistema linearizzato in
. Se
è un numero reale
positivo tale che ogni autovalore
di
ha parte reale
, esiste un intorno
di
, (
)
tale che:
La tesi implica che tende ad
per
per ogni condizione iniziale
in
, in particolare
è asintoticamente stabile.
Dimostrazione:
La formula precedente è la definizione di differenziabilità se la norma è la norma euclidea; ma per il teorema di equivalenza delle norme i limiti sono gli stessi.
Per la diseguaglianza di Cauchy
Per dimostrare (a) si ricorre al teorema di continuazione
delle soluzioni: scegliendo nella dimostrazione di (b)
, per ogni
esiste una soluzione
per
, che per la disequazione
avrà
. Considerato il compatto
, la soluzione può esssere
continuata, ma non può lasciare
, quindi deve essere definita
per ogni
.
Ne segue che gli esponenti di Lyapounov determinano
l'andamento delle soluzioni per non solo nel caso
lineare. Per un pozzo nonlineare, le soluzioni non sono direttamente
esprimibili mediante funzioni esponenziali ed altre funzioni
analitiche elementari, ma hanno l'andamento asintotico delle
esponenziali.
Esempio:
Per poter descrivere il comportamento globale delle orbite di questo sistema dinamico, per esempio mediante un disegno, occorrono informazioni sul comportamento delle soluzioni lontane dai punti di equilibrio. Questo sarà possibile utilizzando il metodo della funzione di Lyapounov.
Esercizio
Consideriamo l'equazione di Van der Pol:
Un teorema del tutto analogo riguarda il caso della sorgente, cioè quello in cui gli esponenti di Lyapounov sono tutti positivi:
Sia una sorgente per il sistema dinamico
, definito e
su
, e sia
la
matrice del sistema linearizzato in
.
Se
è un numero reale positivo tale che
ogni autovalore
di
ha parte reale
, esiste un intorno
di
, (
)
tale che:
Esercizio
Individuare eventuali pozzi e sorgenti del sistema
Andrea Milani 2009-06-01