Sommario Un punto di equilibrio il cui linearizzato ha esponenti di
Lyapounov sia positivi che negativi è instabile; infatti ci sono
necessariamente delle curve per cui l'equilibrio è il limite per
, e anche altre per cui è limite per
. Tali curve sono uniche. Se non ci sono autovalori con
parte reale nulla un intorno di un punto di equilibrio può essere
descritto come il prodotto cartesiano di un pozzo per una
sorgente.
Consideriamo un sistema dinamico continuo in , e facciamo
l'ipotesi che abbia un punto di equilibrio nell'origine; sviluppando
il campo vettoriale nell'origine si ottiene:
Abbiamo già visto le proprietà qualitative del sistema dinamico nonlineare nel caso di un pozzo o di una sorgente, che si verificano per ; infatti in tal caso, se gli esponenti di Lyapounov sono tutti negativi, mentre se sono tutti positivi.
Definizione:
Questo si verifica per : gli autovalori di sono reali e con prodotto negativo.
Un'altra affermazione equivalente è che il sistema linearizzato ha un punto di equilibrio di tipo sella.
Se gli autovalori sono distinti, supponiamo che siano
con
; quindi esistono due autovettori
linearmente indipendenti, e usando questi come nuova base si
può portare il sistema dinamico nella forma più semplice
Esempio:
Una curva eccezionale è una curva la cui immagine contiene delle soluzioni del sistema dinamico che hanno o limite diverso, o anche lo stesso limite ma vi arrivano con tangente differente (o verso differente, come in Figura 2.5), rispetto ad altre soluzioni ``arbitrariamente vicine'' (cioè con condizioni iniziali in un sistema fondamentale di intorni di ). Questa definizione si può intendere sia per che per .
Una sella nonlineare ha sempre delle soluzioni che tendono al punto di equilibrio sia per che per ; le immagini di queste soluzioni formano due insiemi , localmente chiusi nell'intorno del punto di equilibrio, ed aventi per frontiera delle curve eccezionali.
Dimostrazione:
Dopo aver trasformato il sistema dinamico nella forma:
Allora in tutti i punti di vale . Consideriamo il bordo di , che è costituito dai due segmenti ed e dall'arco di circonferenza , dove è l'origine, ha coordinate polari e ha coordinate polari . Sul segmento vale , e sul segmento vale , cioè le soluzioni entrano in (non considerando il punto che è di equilibrio). Invece sull'arco vale , quindi le soluzioni escono da .
Consideriamo una soluzione che entra in da uno dei due segmenti , (escluso ). Lungo tale soluzione è crescente, e non può avere un limite finito e (altrimenti sui valori limite si avrebbe , e questo non accade in ). Perciò tale soluzione esce da lungo . Chiamiamo la parte di da cui escono le soluzioni che entrano da , e quella parte di da cui escono le soluzioni entrate in . I due insiemi sono separati (le soluzioni non possono incrociarsi, per non violare l'unicità delle soluzioni per una condizione iniziale data) ed aperti. Poiché l'arco è un insieme continuo (è parametrizzato dal segmento ), deve esistere almeno un elemento separatore che non appartiene né a né a . Prendiamo la soluzione per : per non può uscire da , ma per lo stesso ragionamento fatto sopra non può tendere ad un limite , quindi la soluzione per ha come punto limite per la sella nonlineare .
Se ne deduce che non è vuoto; esso contiene tutte le soluzioni che appartengono al tratto di compreso tra e , che può essere o un singolo punto o un arco compresi i due estremi ed . Nel primo caso c'è una sola curva eccezionale per , che è l'unica in ad avere come punto limite per ; nel secondo caso, arbitrariamente vicino alle due curve per ed esistono soluzioni che, per , non tendono a .
La dimostrazione relativa a è sostanzialmente la
stessa, salvo che occorre considerare un settore
In realtà le proprietà degli autovalori reali che servono nella dimostrazione relativa a sono: e ; non serve che . Ne segue che l'esistenza di curve eccezionali e dell'insieme vale anche nel caso di un punto di equilibrio degenere con un esponente di Lyapounov nullo ed uno positivo. Simmetricamente, l'esistenza di curve eccezionali e dell'insieme vale nel caso di un punto di equilibrio degenere con un esponente di Lyapounov nullo ed uno negativo.
Nel caso di due autovalori positivi ma distinti si ha una sorgente, ed il sistema linearizzato è del tipo nodo. Usando ancora la stessa definizione, visto che e che in un settore opportunamente scelto, si mostra l'esistenza di curve eccezionali che sono diverse dalle altre non per il limite per , che in questo caso è la sorgente per tutte le soluzioni vicine, ma per la tangente con cui si avvicinano al limite; si veda la Figura 2.1.
Definizione:
Una curva differenziabile in , si dice separatrice di un sistema dinamico continuo, se la sua immagine ha le seguenti due proprietà:
Si potrebbe dimostrare che una terza condizione (c) segue da (a) e (b):
Esempio:
Esempio:
Mentre nel caso lineare si può accertare l'esistenza di separatrici approfittando dell'espressione esplicita di tutte le soluzioni, nel caso nonlineare l'esistenza di curve separatrici non è in generale ovvia. Perciò è importante poter decidere dell'esistenza di separatrici sulla base delle sole proprietà del linearizzato, per esempio sulla base dei soli esponenti di Lyapounov.
Una sella nonlineare ha sempre esattamente due separatrici, che sono l'insieme delle condizioni iniziali che hanno quel punto di equilibrio come limite per e per , e si chiamano perciò, rispettivamente, separatrice stabile e separatrice instabile. La separatrice stabile è tangente, nel punto di equilibrio, all'autospazio dell'autovalore negativo del linearizzato; quella instabile è tangente all'autospazio dell'autovalore positivo.
Usando la Figura 3.9, questo teorema afferma che i due punti ed coincidono, e la soluzione per fa parte della separatrice, che contiene anche il punto di equilibrio e la curva eccezionale dall'altra parte.
Dimostrazione (facoltativa):
Supponiamo che la sella nonlineare sia nell'origine, e che sia della forma
Questo deriva dal fatto che l'equazione alle variazioni per l'orbita con condizioni iniziali nell'origine coincide con il sistema linearizzato nell'origine, il cui flusso integrale è .
L'origine è un punto fisso iperbolico per il sistema dinamico discreto , con un valore fisso : gli autovalori del linearizzato nel punto fisso sono e . Applicando a il teorema delle separatrici stabile e instabile troviamo una separatrice instabile tangente all'asse nell'origine, ed una stabile tangente all'asse .
Per concludere la dimostrazione del teorema occorre mostrare che le separatrici di sono invarianti per per ogni , non solo per il usato nella dimostrazione. Questo deriva dal fatto che tali curve invarianti esistono per ogni , per il teorema di esistenza delle curve eccezionali, e perciò devono coincidere per non violare l'unicità delle separatrici di .
Per una dimostrazione più approfondita si veda [Hartmann 64].
Un teorema analogo afferma l'unicità delle curve eccezionali dei nodi.
Le due soluzioni appartenenti alla separatrice, che hanno il punto di sella come limite per , si allontanano dall'equilibrio al crescere di ; se consideriamo tali soluzioni sull'intervallo massimo di definizione (nel senso del teorema di continuazione delle soluzioni), ciascuna di esse ha per immagine una curva in . Tuttavia non è detto che l'immagine di questa curva sia chiusa in . È proprio il riavvolgersi delle separatrici e il loro intersecarsi in modo complicato uno dei fenomeni alla base del caos, come sarà discusso nel Capitolo 6. Anche nei casi più semplici, le separatrici si ``avvolgono'' tra loro, e con questo determinano le proprietà qualitative di un sistema dinamico nel piano, come nei due esempi seguenti.
Esempio:
Esempio:
L'origine è un punto di sella nonlineare; tracciate le separatrici, è facile rendersi conto che i bacini di attrazione dei due punti asintoticamente stabili (corrispondenti ai minimi del potenziale in ed ) si avvolgono l'uno attorno all'altro a spirale, come illustrato in Figura 3.11.
Esercizio
Dato il sistema newtoniano dissipativo:
In ci sono solo tre tipi di punti di equilibrio iperbolici: i pozzi, le selle e le sorgenti, a seconda che il numero di esponenti di Lyapounov negativi sia 2, 1 o 0. Dal teorema di esistenza della separatrice instabile segue che un punto di equilibrio iperbolico o è un pozzo o è instabile.
In effetti questo segue già dal più semplice teorema di esistenza delle curve eccezionali. Inoltre lo stesso risultato vale anche per un punto di equlibrio iperbolico in con .
In un intorno abbastanza piccolo del punto di equilibrio, il comportamento qualitativo delle orbite del sistema dinamico può essere deciso in base alla sua parte lineare. Per i pozzi e le sorgenti questo deriva dai teoremi della Sezione 3.2. Nel caso della sella nonlineare, il comportamento qualitativo può essere descritto da quello della sella lineare, ma in questo caso la natura ``qualitativa'' (o meglio, topologica) del risultato si manifesta con una perdita di differenziabilità nella corrispondenza tra i due sistemi, come nel teorema seguente.
Ogni sella nonlineare ha un intorno tale che esiste un
omeomorfismo tra ed un intorno di una sella
lineare, tale che le soluzioni dei due sistemi dinamici sono
coniugate tra loro: se è il flusso
integrale del sistema nonlineare, e quello del sistema
lineare, allora
Andrea Milani 2009-06-01