Sommario Un sistema alle differenze finite lineari si risolve
calcolando le potenze di una matrice; questo calcolo diventa molto
più semplice se la matrice è ridotta alla forma canonica di
Jordan. Modelli alle differenze finite lineari sono impiegati in molti
campi; qui diamo degli esempi tratti dalla modellizzazione di fenomeni
economici.
Un sistema dinamico discreto lineare in è
della forma:
Si può
allora cercare di semplificare questo calcolo mediante un
cambiamento di coordinate lineare: se
è la stessa orbita vista in un nuovo sistema di coordinate,
associate alla base
mediante la matrice con
colonne (si ricorda che in tal caso è invertibile, e
), allora
Quindi nel nuovo sistema di coordinate il sistema dinamico
discreto ha per matrice
e per soluzione
; se la nuova base è scelta in modo che il calcolo
delle potenze di sia più semplice, allora converrà esprimere
la soluzione passando attraverso , cioè:
L'analogia con il caso continuo è così stretta che non vale la pena di ripetere la discussione dei vari casi di autovalori coniugati, di una matrice semisemplice e con parte nilpotente; si può passare direttamente al risultato generale, utilizzando la forma canonica di Jordan.
Per il teorema della decomposizione S + N la matrice
può comunque essere descritta come somma di una matrice semisemplice
ed una matrice nilpotente , che commutano tra loro: .
Allora vale la formula del binomio di Newton:
Per ogni matrice di tipo , le soluzioni di hanno componenti che si possono esprimere come combinazioni lineari delle seguenti successioni:
Si noti che i coefficienti del polinomio dipendono da . Se si vuole esprimere la dipendenza da , e non da , si può usare l'espressione dove è un polinomio di grado che contiene monomi di grado .
Dimostrazione:
Definizione:
Si dice che
è una
mappa asintoticamente stabile
nel punto se è stabile, ed inoltre
esiste un intorno di tale che
Supponiamo che sia un'applicazione lineare, cioè con una matrice . Poiché le successioni contengono le potenze -esime degli autovalori, la stabilità della soluzione nulla è controllata dai moltiplicatori di Lyapounov, che sono i moduli degli autovalori: l'applicazione lineare è asintoticamente stabile nel punto se e solo se tutti i moltiplicatori di Lyapounov sono minori di .
Avere tutti i moltiplicatori di Lyapounov è necessario, ma non sufficiente per la stabilità della soluzione nulla; infatti in presenza di autovalori multipli di modulo possono essere presenti termini a crescenza polinomiale nell'indice .
L'analogia con il teorema del pozzo lineare può essere resa esplicita definendo, in questo caso, gli esponenti di Lyapounov come i logaritmi naturali dei moltiplicatori di Lyapounov, cioè come i numeri reali per ogni autovalore della matrice del sistema dinamico discreto lineare.
Questa seconda definizione di esponenti di Lyapounov è
coerente con la precedente, nel senso che segue. Se è un
sistema dinamico continuo lineare, ed i suoi esponenti di Lyapounov
sono , con
, consideriamo il
sistema dinamico discreto lineare ottenuto per
discretizzazione con passo :
Vale anche il risultato analogo dei teoremi del pozzo nonlineare e della sorgente nonlineare:
Sia
un sistema dinamico discreto, un
punto fisso, tale che , e la matrice jacobiana
di in . Se tutti i moltiplicatori di Lyapounov di sono
minori di 1, allora è asintoticamente stabile in ; se tutti
i moltiplicatori di Lyapounov sono maggiori di 1, è
asintoticamente stabile in .
Dimostrazione omessa.
In generale, una successione può essere definita per ricorrenza da
una funzione di un certo numero di valori precedenti; per esempio si
parla di equazione alle differenze finite di
ordine 2 quando
Esempio:
Esercizio Studiare i seguenti problemi alle differenze finite lineari del secondo ordine:
Diamo di seguito alcuni esempi di modelli di fenomeni economici mediante equazioni alle differenze finite lineari. Gli esempi citati sono microeconomici, cioè descrivono la legge della domanda e dell'offerta per un singolo bene su di un dato mercato; esistono però anche modelli alle differenze finite di fenomeni macroeconomici, cioè dell'andamento di un intera economia.
Esempio:
Il modello della ragnatela dell'equilibrio di un mercato è un sistema dinamico discreto lineare in , con tre variabili la cui interpretazione è la seguente:
Il tempo è discreto, (come è logico perché i fenomeni economici non possono essere istantanei).
Le equazioni del modello sono le seguenti:
Si può comprendere dall'equazione (2) che l'unità di tempo corrisponde al tempo necessario per la produzione; per esempio può essere un anno per i prodotti agricoli che possono essere seminati e raccolti solo una volta all'anno.
Allora si può ricavare una singola equazione alle differenze finite per
la variabile che rappresenta il prezzo:
Qualitativamente la soluzione è un'oscillazione () che è smorzata se , amplificata se ; nel primo caso la soluzione tende a per , seguendo un percorso che ha l'aspetto di una ragnatela (se si congiunge ogni punto dell'orbita con il successivo mediante due segmenti paralleli agli assi, vedi Figura 4.1).
Esempio:
Il modello delle scorte si ottiene modificando, nel modello della ragnatela, l'equazione di equilibrio di mercato, assumendo che domanda ed offerta possano non essere in equilibrio e generare delle scorte ; allora l'equazione (3) è rimpiazzata da:
Possiamo sintetizzare le equazioni (1), (2), (4) e (5) in un'unica equazione
alle differenze finite di ordine 2 per la variabile prezzo:
Andrea Milani 2009-06-01