Sommario Un sistema dinamico continuo ha una soluzione passante per ogni condizione iniziale ; se tale soluzione, almeno per ogni t>0, resta sempre in un intorno di un punto di equilibrio, allora sarà definita per ogni t>0, ed avrà senso chiedersi quale ne sia il limite per . Se tale limite non dipende, almeno localmente, dalla condizione iniziale scelta, si parla di stabilità forte; in questo caso la predizione dello stato a cui il sistema tende per non è sensibile alle piccole variazioni delle condizioni iniziali, ed è quindi affidabile anche in presenza di piccoli errori di misura dello stato iniziale.
Un sistema dinamico continuo , con F una funzione regolare (di classe almeno ) su un aperto , ammette sempre una ed una sola soluzione che passa per la condizione iniziale ; questo è semplicemente conseguenza del teorema di esistenza e unicità . Un caso particolarmente semplice si verifica quando :
Definizione:
Il teorema di esistenza e unicità garantisce anche che tale soluzione è unica, quindi un'altra soluzione non può entrare (o uscire) dal punto di equilibrio. In molti esempi, come nei punti di tipo nodo oppure fuoco , esistono soluzioni che si avvicinano sempre di più ad un punto di equilibrio, o per o per , ma non arrivano a coincidere con l'equilibrio per nessun t finito.
Il teorema di esistenza e unicità in generale non garantisce l'esistenza di un'orbita, ma solo una soluzione definita per valori di t in un intorno dello zero. Le soluzioni possono essere espresse collettivamente mediante il flusso integrale , che però in generale non è definito per ogni , e neppure per ogni condizione iniziale per un fissato: infatti l'intervallo su cui ogni soluzione è definita dipende dalla condizione iniziale:
Il flusso integrale rappresenta collettivamente tutte le soluzioni del sistema dinamico continuo, nel senso che per fisso e t variabile è la soluzione con condizioni iniziali :
Per il teorema di continuità del flusso la funzione , per t fisso, è una funzione continua in tutti i punti X in W in cui è definita. In effetti tale funzione è addirittura differenziabile, come risulta dal teorema di differenziabilità del flusso .
Però il teorema di continuazione delle soluzioni assicura che la soluzione non cessa di essere definita ad un tempo finito , a meno che per la soluzione stessa non tenda verso il bordo di W (in un senso che viene precisato nella sezione A.2). Perciò se una soluzione resta ``per sempre'' (diciamo per ogni t>0) in un intorno di un certo punto , ha senso chiedersi quale ne sia il limite per .
Teorema del punto limite : Se una soluzione X(t) ammette limite per :
e questo punto limite appartiene all'aperto W su cui il campo vettoriale F(X) è definito e regolare, allora è un punto di equilibrio. Lo stesso vale nel caso del limite per .
Dimostrazione:
Perciò il punto sta fermo, quindi la sua velocità è zero, cioè è un punto di equilibrio.
La stabilità è un concetto base nella teoria dei sistemi dinamici, e forse proprio per questo esistono molte diverse definizioni che formalizzano questa nozione. Qui presentiamo solo i due tipi principali di stabilità per un punto di equilibrio in un sistema dinamico continuo.
Definizione:
Per il teorema precedente, il punto attrattivo S deve essere un punto di equilibrio.
Esempio:
con a<0, il punto di equilibrio nell'origine è asintoticamente stabile. Infatti, in coordinate polari
il sistema dinamico diventa:
ed il comportamento di tutte le soluzioni diverse dall'equilibrio è espresso da
per cui l'origine è comunque punto limite, le soluzioni si avvolgono a spirale attorno all'equilibrio (in verso antiorario se b>0).
In realtà non è definita in ogni caso dalla funzione arcotangente, che assume solo valori tra e . In effetti è una variabile angolo , cioè è definita solo a meno di multipli di ; però la derivata totale di è ben definita per ogni punto diverso dall'origine (i calcoli eseguiti qui sopra sono quindi corretti).
Definizione:
S stesso appartiene sempre al suo bacino. S è attrattivo se e solo se è un punto interno al suo bacino di attrazione. Però anche un punto che non è attrattivo può avere un bacino di attrazione, come si vede nel caso della sella instabile .
Esempio:
Definizione:
Si noti che l'intorno V dipende dalla scelta di U, cioè tutte le soluzioni che partono vicino a S restano in un suo intorno arbitrariamente piccolo, ma a condizione di avere condizione iniziale adeguatamente vicina.
Un punto di equilibrio stabile e attrattivo si dice asintoticamente stabile .
Anche un punto stabile deve necessariamente essere di equilibrio: se così non fosse, prendiamo un punto sulla stessa soluzione, cioè con . Allora esiste un intorno U di S che non contiene Y; qualunque sia l'intorno V di S, esso contiene S, e ogni soluzione passante per S non può stare definitivamente in U perché se per t=k passa per S, per t=k+h passa per Y che non è in U.
Esempio:
con , il punto di equilibrio nell'origine è stabile, ma non attrattivo. Infatti in coordinate polari:
quindi le soluzioni sono della forma
ed il limite per non esiste; però gli insiemi del tipo sono un sistema fondamentale di intorni , ciascuno dei quali è invariante per il flusso integrale. Quindi l'origine è stabile ma non asintoticamente stabile.
Definizione:
Una volta trovato l'intorno U, l'intorno V è scelto arbitrariamente piccolo, e ciononostante alcune soluzioni che partono da V finiscono con l'uscire da U.
Un punto è instabile se e solo se non è stabile.
Esempio:
con a>0>b, tutte le soluzioni con condizione iniziale con tendono all'infinito per , anche per un arbitrariamente piccolo, perciò l'origine è un punto di equilibrio instabile.
Il bacino del punto di equilibrio è costituito dai punti con .
Gli esempi qui sopra sono sistemi dinamici lineari, dei quali è possibile scrivere esplicitamente le soluzioni; perciò lo studio del comportamento qualitativo delle soluzioni, come per esempio la stabilità, è banale. Al contrario, le definizioni qualitative come la stabilità diventano uno strumento essenziale quando si ha a che fare con un sistema dinamico nonlineare, specialmente se si tratta di un sistema dinamico non integrabile .